La corda è senza dubbio il materiale più importante per qualsiasi lavoro in quota. Essa può essere considerata come una sorta di paracadute ed è l'elemento fondamentale di tutta la catena di assicurazione.

Corde
Nella storia del lavoro in quota si ricordano le prime corde interamente in canapa che, seppur analoghe nello scopo, avevano caratteristiche completamente diverse da quelle cosiddette moderne i cui materiali e caratteristiche tecnologiche e costruttive sono peraltro in continua evoluzione.
Le corde in fibra poliammidica (tipo nylon 6, nylon 6,6, perlon,...) hanno una struttura centrale detta anima e una guaina detta camicia o calza. Il componente fondamentale è il monofilamento sintetico. Attorcigliando più monofilamenti vengono ottenuti i cosiddetti stoppini che vengono intrecciati per ottenere la calza. Attorcigliando gli stoppini si ottengono i trefoli che attorcigliati a loro volta formano l'anima della corda. Secondo le norme vigenti l'anima della corda deve costituire almeno il 50% della massa totale.
Le principali caratteristiche che una corda deve possedere (anche per poter soddisfare le norme vigenti e gli standard di sicurezza) sono:
    •    una resistenza alla rottura per un certo numero di cadute al limite delle caratteristiche per cui la corda stessa è certificata;
    •    una certa deformabilità dinamica in grado di ridurre la forza d'arresto massima che in caso di caduta si ripercuote sul corpo del caduto sugli ancoraggi;
    •    una notevole maneggevolezza anche nelle peggiori condizioni ambientali (ghiaccio, neve, acqua,...);
    •    elevata scorrevolezza nei moschettoni;
    •    buona annodabilità.